Vulnerabile come la pelle, caldo come il sangue, radicato dalle ossa, complesso e (im)perfetto.
Il corpo si genera, distrugge e prende spazio. È sguardo (nostro e dell’altrə), avatar per questo mondo, anatomia dell’anima, guerriero di diritti.
Venerdì 9 e sabato 10 a Porto Burci lo esploriamo tra incontri, immagini, performance e musica con Rete Studenti Medi Vicenza + Andromeda M31 + Collettivo Femminista Scledense – e, soprattutto, con te 💜
INGRESSO LIBERO | Durante la serata potrai dissetarti al Circolo Cosmos (consumazione riservata allɜ sociɜ ARCI – è possibile fare la tessera la sera stessa dell’evento).
IN COLLABORAZIONE CON DELOS VICENZA + GAGA + VERONETTA129 + MEDIORIZZONTI + PORTO BURCI + CIRCOLO COSMOS + ARCI SERVIZIO CIVILE VICENZA + LIBRERIA TRAVERSO
Presentazione del documentario IN THE IMAGE OF GOD (15′ – Stati Uniti / Italia) con la regista Bianca Rondolino
Corpi dalle identità imposte, corpi tra mura coercitive ed istituzioni repressive. L’intersessualità è una storia occultata, che sfida il binario e smaschera le fragili presupposizioni societarie. Religione contro libera scelta, generazioni contro generazioni, conservatorismo contro progressimo: attraverso gli occhi di Levi, scomodiamo le dicotomie cristallizzate, trasformandole in caleidoscopi.
Il rabbino Levi è nato nel 1957 a Long Island, New York, intersessuale come sua nonna e la sua bisnonna, e come a loro gli fu imposto il genere femminile alla nascita. In the Image of God racconta la sua storia di transizione e il suo viaggio attraverso la fede.
Bianca Rondolino (Roma, Italia, 1993) è una regista e autrice queer. Ha ottenuto una doppia laurea in lettere antiche e storia dell’arte a Roma e ha studiato Documentary Filmmaking alla New York Film Academy di Los Angeles. In the Image of God è il suo primo documentario.
In collaborazione con Veronetta129 e Mediorizzonti
Legiferano sui nostri corpi senza chiederci cosa vogliamo. Ci dicono che dobbiamo pensarci su, ci infantilizzano trattandoci come sprovvedutə che non sanno cos’è meglio per loro. Persone in camice bianco ci dicono “NO” perché lo Stato stabilisce che la loro opinione personale vale più della nostra volontà.
Non basta la 194, concepita per lasciare che la Chiesa entri ancora nelle nostre mutande. L’obiezione di coscienza va superata. Vogliamo essere davvero LIBERƏ DI SCEGLIERE!
Nella marea di disinformazione Pro-“Vita” che vuole confonderci e colpevolizzarci, ci uniamo in sorellanza per rendere chiaro qual è il processo dell’IVG, passo per passo. L’informazione salva vite e venerdì 9 giugno, alle 19:15 a Porto Burci, condivideremo con voi “Liberə di Scegliere – guida pratica all’Interruzione Volontaria di Gravidanza”, parleremo di stigma e di come la narrazione attorno al tema influenzi le scelte delle donne e persone con utero.
Non volete informarci? Ci arrangiamo, grazie!
Sorella non sei sola
Eva indaga e sperimenta le leggi dell’universo, e un giorno si dà al punk rock. Nascono gli Slow Rush, band vicentina di alternative rock che dal 2020 si racconta attraverso incontri karmici e misticismo. Dopo i loro singoli Faker e Lucky Strike, pubblicano il loro primo EP a marzo 2023, FUCK IT!MISS ME!HATE ME!, una trilogia d’amore tragica.
Nella nostra musica la lotta per essere chi siamo e vogliamo essere è una costante. La ricerca dell’approvazione altrui non è mai stata una cosa che ci appartiene.
GLi Slow Rush sono Eva Trappolin, Giovanni Albertini, Daniel Albiero e Yari Ricco. Li trovi su instagram – spotify – tiktok – youtube
L’uomo: virile, insensibile, dominatore. Tripudio di muscoli e protettore di donzelle. Da sempre ci insegnano che è l’uomo alfa con la tartaruga a vincere nella vita. Ma se ripensassimo il maschile? Ne parliamo con MICA MACHO alla ricerca di una rappresentazione che smascheri una mitologia opprimente.
Grazie alla collaborazione con libreria Traverso, troverai anche “Cosa vuol dire fare l’uomo?” (2023, Edizioni Sonda) a cura di @antropoche – un libro per tuttз, frutto di un lavoro collettivo fatto di incontri, testimonianze, discussioni ed eventi.
Stefano Essequadro presenta Spytt
Anarchico, sbagliato, sconnesso; liquido, nudo ed impulsivo. Così si proclama al mondo Spytt, un progetto fotografico di 20 artisti che si ribella all’algoritmo della censura e alla dittatura delle norme editoriali. Dialoghiamo con Essequadro, fondatore della rivista, per parlare di immagine, corpi e della lotta contro i dogmi morali. Le forme sormontano le parole – forme che si scoprono e si oppongono ad un’arbitrarietà che distorce.
www.essequadroartworks.com
Su instagram @stefano.essequadro
Stefano Essequadro
Essequadro è lo Pseudonimo di Stefano Alloero, Grafico e Fotografo che vive a Rovereto, in Trentino Alto-Adige.
Classe 1989, si diploma nel 2008 in Grafica, Fotografia e Arti Multimediali. Scopre tardi l’amore per la Fotografia, influenzato dall’ambiente circostante, povero di stimoli, di una piccola città del Trentino. Amplia i suoi orizzonti, conosce nuovi fotografi in giro per l’Italia, che lo ispirano e contaminano.
Dapprima si focalizza sull’estetica dei suoi scatti. Fortemente influenzato dai suoi studi in storia dell’arte si concentra sulla composizione, sul dare vita a scatti oscuri, a rivisitazioni, mettendo al centro del suo studio argomenti che lo affascinano, come l’oscurità dell’animo umano, la blasfemia, la decontestualizzazione dei costrutti sociali umani.
Questo approccio alla fotografia, così metodico, accademico e freddo ad un certo punto si esaurisce per trasformarsi in una ricerca più introspettiva. Gli scatti diventano un modo per comunicare con chi sta dall’altra parte dell’obiettivo, ma anche con sé stesso. I dettagli di un volto, minuscoli movimenti del corpo, una mano che si muove incerta, diventano elementi narrativi di un’ampia seduta di psicoterapia.
di e con Andrea Marini
Un’antologia della decostruzione del ruolo, verso la fiducia nella percezione della propria individualità. Andrea Marini presenta una performance polimorfa: in questa parentesi espressiva, l’istanza di essere liber3 nella scrittura della propria esistenza prende ora la forma della parola, ora del suono, ora del movimento.
E in questo turbine, l’espressione diventa tassello di un dialogo universale fra le anime in manifestazione.
Djset electro/techno
Ellemm è musica, energia, divertimento e unione. Dai suoi remix Pop Dance di Dua Lipa e Beyoncé alle sonorità più movimentate ed elettroniche e per chi ha una voglia matta di fare festa, techno techno techno
In esposizione venerdì 9 e sabato 10 giugno.
Sara Rampazzo è una fotografa nata nel 1996, il cui lavoro artistico è un’ode alla femminilità, alle atmosfere sognanti e alla malinconia. Attraverso le sue fotografie, Sara cattura l’intimità e la bellezza dei corpi, esplorando tra le altre cose le molteplici sfumature dell’essere donna.
Le sue immagini sono poetiche e suggestive, immerse in un’aura di sogno e sensualità. Con uno sguardo attento ai dettagli e una sensibilità unica, Sara crea composizioni visive che trasmettono emozioni profonde e raccontano storie silenziose.
Attraverso il suo lavoro, Sara ci ricorda che l’estetica è imprescindibile al racconto del sé. La sua fotografia va oltre la mera rappresentazione del corpo umano, spingendosi nell’esplorazione dei sentimenti e delle connessioni interpersonali. Le sue immagini evocano una profonda introspezione e invitano lo spettatore a riflettere sulla propria individualità e sulla propria relazione con il mondo che lo circonda.
Azzurra Galla (Vicenza, 1997) è una creativa transgender che si occupa di fotografia, cinema, pubblicità, design e musica. Ossessionata dai corpi, indaga la carne, il contatto, l’intreccio, lo scambio, l’identità, la sessualità. Lo fa immortalando persone queer con mezzi di ogni tempo, dai rullini scaduti alle ultime intelligenze artificiali. Ha anche una laurea in psicologia.